MULTIPLEX N.12: ADESSO IL BANDO è PRONTO !

RETECAPRI AVEVA RIVENDICATO I PROPRI DIRITTI SUL CANALE E DENUNCIATO DESCRIMINAZIONI
E’ tardi per sanare ingiustificabili discriminazioni ma,
finalmente, nei giorni scorsi, l’AGCom ha pubblicato la
Delibera n. 65/22/CONS, recante la “Procedura riservata
per l’assegnazione del diritto d’uso delle frequenze
pianificate per la rete nazionale n. 12 del servizio di
radiodiffusione digitale terrestre, ai sensi dell’articolo 1,
comma 1031, della legge 27 dicembre 2017, n. 205“.
Tale Delibera stabilisce la procedura per il rilascio del
diritto d’uso delle frequenze televisive specifico per la rete nazionale n. 12 del PNAF, che come è noto, era
rimasto non assegnato al termine delle procedure di cui alla delibera n. 129/19/CONS.
Il diritto d’uso posto a bando è assegnato mediante procedura comparativa non onerosa, cui hanno titolo di
partecipare i soggetti che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso di un diritto d’uso
delle frequenze televisive generico non convertito.
INDEBITO VANTAGGIO PER I SOLITI GRANDI PLAYERS
Detto questo, occorre denunciare e ricordare che i soliti grandi players RAI, Mediaset, Persidera, Cairo,
H3G, Prima TV, hanno già ottenuto le licenze per l’uso delle frequenze e il relativo passaggio al digitale di
seconda generazione (DVB-T2) mentre Retecapri, emittente indipendente che irradia dal Mezzogiorno
d’Italia, ha continuato ad attendere l’assegnazione formale del multiplex N. 12. Ora è stata pubblicata la
procedura, ma occorre che sia pubblicato il bando, e poi procedere con l’iter delle domande fino
all’assegnazione; questo, quindi, comporterà ulteriore tempo di attesa.
Si tratta, dunque, di un caso clamoroso di indebito vantaggio per i grandi operatori del broadcast televisivo
in Italia. Ma non è solo una questione di differenza di tempistiche: per questi ultimi l’assegnazione è
avvenuta senza gara, con la sola conversione diretta dal vecchio al nuovo standard T2.
Ecco perché l’associazione CNRT-TPD (Associazione Coordinamento Nazionale Radio Televisioni – Terzo Polo Digitale) chiede al MISE il motivo del ritardo e il diverso percorso autorizzativo chiesto a
Retecapri.
DISATTESO IL PRINCIPIO DELL’UNIFORMITA’ DELLE FREQUENZE E DELLA QUALITA’ UGUALE PER TUTTI
La stessa ReteCapri, con proprio comunicato stampa, ricordava due settimane fa che “non bisogna poi
dimenticare che la rete riguardante il multiplex N. 12 ha una serie di canali diversi a seconda delle varie
aree in cui è diviso il Paese. Il principio fondamentale della uniformità di frequenze viene quindi disatteso.
Non parliamo poi della composizione del suddetto multiplex che prevede per metà diversi impianti in IV
banda e l’atra metà in III banda. Inutile ora soffermarsi sulle conseguenze di tali scelte!”.

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